• 0 L'anguria perfetta !!!

    • Salute
    • Scritto da Mediasonik
    • 17-07-2022
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    Uno degli alimenti più apprezzati nella stagione estiva è l’anguria, perfetta a fine pasto o per spezzare la fame senza sensi di colpa. Rinfrescante e leggera, infatti, l’anguria è tra gli ortaggi – ebbene sì, non è un frutto! – più acquistati in estate, capace di mettere d’accordo grandi e piccoli. Grazie al suo basso apporto calorico, poi, una fetta è lo spuntino perfetto di metà giornata anche nel caso di diete dimagranti. PERCHÉ L’ANGURIA FA FARE TANTA PIPI? L’anguria fa fare tanta pipì per gli stessi motivi per i quali ne vengono sottolineate le sue qualità di rinfrescante e di diuretico: contiene un’enorme quantità di acqua. Per ogni 100 grammi di frutto, ci sono 95,3 grammi di acqua. Ma anche sotto questo punto di vista l’effetto dell’anguria è benefico: aumentando il flusso delle urine, infatti, si proteggono i reni e si contribuisce a migliorare il funzionamento del fegato. QUANTA ANGURIA AL GIORNO SI PUÒ MANGIARE? Considerando il basso livello di calorie, l’anguria si può mangiare in abbondanza durante i mesi di luglio e agosto, quando è disponibile. La quantità giusta, se vogliamo abbondare, è di 200-250 grammi al giorno, privilegiando sempre la mattina a colazione e il pomeriggio come spuntino. Comunque non bisogna esagerare, tenendo conto della presenza, all’interno dell’anguria, di una componente significativa di zuccheri.  CONTROINDICAZIONI DELL’ANGURIA Non esistono particolari controindicazioni rispetto al consumo di anguria. Ma in virtù dell’alta presenza di acqua, può essere poco digeribile ( e provocare un effetto “pancia gonfia“) e quindi sconsigliata a chi soffre di colite o di gastrite, ed a chi ha problemi di digestione in generale. In questi casi è preferibile consumare l’anguria soltanto dopo i pasti e non a digiuno. Ma come fare a riconoscere un’anguria dolce e ben matura quando siamo al supermercato o dal fruttivendolo? Esistono alcuni dettagli a cui prestare attenzione per avere la certezza di portare a tavola un piatto delizioso. Per prima cosa, controlliamo sulla buccia esterna la ‘ragnatela’, ovvero i filamenti che solcano la superficie. Questi, per quanto antiestetici, stanno a significare che le api si sono posate sull’anguria durante la fase di impollinazione e sono un indice di dolcezza.